Gli apprendimenti, “le operazioni mentali”, si formano attraverso un processo di interiorizzazione delle attività svolte a livello motorio e delle azioni svolte con il corpo. L’attività di tipo motorio favorisce il raggiungimento di obiettivi comuni ad altri ambiti e quindi viene utilizzata con svariate finalità.
Dall’interazione fra corpo e psiche nasce la capacità dell’essere umano di entrare in contatto con il mondo e di creare un rapporto costruttivo con esso.
Il bambino struttura il proprio io in un continuo rapporto fra il sé, gli altri, lo spazio e gli oggetti; Galimberti (2008) afferma che“non ci sono due realtà, quella psichica e quella fisica, ma un’unica presenza che dice nel corpo il proprio modo di essere al mondo”.
In età prescolare il corpo risulta essere lo strumento e punto di riferimento per l’esperienza e la conoscenza.
Facendo esperienze con il corpo il bambino apprende in maniera più concreta; e il ricordo si imprime in lui marcatamente.
Utilizzare il movimento come strumento di azione, relazione, comunicazione per favorire la crescita cognitiva ed emotiva; concorrere alla finalità della scuola dell’infanzia di promuove nei bambini lo sviluppo dell’identità e la possibilità del bambino di essere padrone dei propri movimenti, è una delle condizioni essenziali dell’autonomia e dell’equilibrio della persona.
In età evolutiva è importante offrire un’ampia gamma di possibilità esperienziali ed espressive, in modo tale di dare la possibiltà al bambino di sperimentare se stesso e il mondo circostante.
Come afferma Nanetti “L’essere umano può svilupparsi e maturare solo se comunica col mondo circostante; la personalità è il risultato di una interattività di scambi espliciti ed impliciti, verbali e non verbali” (cfr. Busacchi, Nanetti, Santandrea, 1985, p.67).
“Tutto quello che mi serve sapere su come vivere, cosa fare e come comportarmi l’ho imparato all’asilo”
Robert Fulghum