L’Azione Educativa pone al centro del bambino l’espressione dei propri bisogni in tutti i suoi aspetti. Musica, Danza, Teatro e disegno devono essere proposti in forma ludica con eventuali materiali che variano per tipologia, consistenza e colore. Stimolando i sensi e il passaggio dal pensiero all’azione e che possa far esprimere i bambini nella piena libertà e originalità. L’ambito espressivo ha la funzione di stimolare la creatività, la scoperta e la conoscenza anche attraverso la manipolazione, la quale porta alla scoperta del sé e del mondo esterno.
Che cos’è la creatività?
L. Malaguzzi diceva che la creatività è la capacità di connettere il possibile con l’impossibile, ed è nell’impossibile, nell’ignoto, che si attivano tutte quelle strategie creative: che strumenti uso? Come li uso? Lo faccio da solo? Da chi mi faccio aiutare? Come posso fare?
Si scopre che nell’impossibilità i bambini si muovono abilmente, hanno sempre strategie e teorie forti e dimostrabili, contribuendo in modo decisivo alla costruzione della conoscenza. Sono dinamiche di pensiero aperte, sinergiche, capaci di connettere linguaggi e saperi diversi; una capacità elastica che noi adulti abbiamo perso nel tempo e che invece possiamo riscoprire ed ammirare nel bambino.
La creatività ha bisogno di una pluralità di idee e per avere idee bisogna fare esperienze e costruire conoscenza.
L’attività creativa diviene l’occasione per recepire ed esprimere il reale e l’irreale in forme e linguaggi differenti e per scoprirne gli aspetti molteplici grazie anche e soprattutto alla condivisione con l’altro, al FARE e al FARE INSIEME, in un ambiente che favorisce autostima e confronto.
“Attraverso lo sviluppo di un atteggiamento creativo si forma l’uomo completo, indipendente e libero; quell’uomo capace di mutare la società proprio perché sa usare la propria immaginazione”.
Gianni Rodari
“Il gioco costituisce una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni, che consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a sé stesso e agli altri”.
Cesare Scurati
“Lasciate tranquilli quelli che nascono! Fate posto perché vivano! Non gli fate trovare tutto pensato, non gli leggete lo stesso libro, lasciate che scoprano l’aurora e che diano un nome ai loro baci.”
Pablo Neruda